"Bene, bene, bene, bello, moderno, ben progettato e arredato. La cucina della materia prima: nessun schema, nessuna proposta scontata, solo così espressiva, goto e vuole sperimentare senza alcun eccesso forzato. Gli uomini alla tavola che cambia costantemente tranne qualche porto sicuro (tra le altre cose anche quelle, i dolci veramente buoni rappresentano il fiore di tutti i tempi della proposta. La carta del vino, molto marcata sui vini naturali, coraggiosa e invita alla condivisione di più bottiglie data il coraggio di proposte, ricerca e il rapporto qualità/prezzo. La lista delle bevande non ha avuto il piacere di provarlo, ed è per questo che non si può tornare! Nelle foto: -corn ribes salsa tamarindo e sesamo: fiammifero centrato e piatto dal goto veramente soddisfacente. consulenza: forchetta abbandonata e coltello mangiare con le mani. zucca vellutata e capirno: davvero degno di nota per la chiarezza dei sapori e delle combinazioni armoniche degli ingredienti. -Battuta di fassona piemontese: ottima materia prima, condito il diritto di esaltare in tutto e per tutta la laromatica della carne. -Break buoi, sedano stupro e scalogno in camicia: ottima combinazione, piatto leggermente pesante nonostante ingredienti e preparazione. alce ai semi di fondente, zenzero e zucca: Dolce dall'esterno. -Gelato a lampone yogurt e zabaione, veramente fresco ed equilibrato. Le basi della cucina sono ora buone, in prospettiva, buone. marie vincent tricot pino nwar: elegante, pulito e agile. Un ottimo drink. Giovane brigata, che occasionalmente durante il corso della cena si perde, ma servizio comunque cortese e più che sufficiente. ottimo rapporto qualità prezzo. Se siete alla ricerca di certezze in un mondo non convenzionale, e a volte confuso, questo sicuramente un posto per annoiarsi sul taccuino. Davvero un bel posto."
