"Pranzo di Ferragosto raccapezzato all 'ultimo momento, e quindi ben consapevoli che o la va, o la spacca soprattutto durante le festività, ossia il momento peggiore in cui sai che trovi piatti e prezzi fissi, traffico di clienti e stress del personale, quindi parti già preparato. Nonostante questo decidiamo, noi piccola porzione di famiglia, di fidarci di quest 'agriturismo scovato per caso, da cui abbiamo ricevuto fin dall 'inizio attenzione e risposte cordiali. Purtroppo l 'esperienza è stata negativa, e fa ancora più dispiacere perché si tratta di un luogo bello, nel verde, ristrutturato, dal sapore schietto, con una storia e, pare evidente, con esperienza. Arrivati in anticipo di mezz 'ora all 'apertura, ci fermiamo ad aspettare all 'esterno, seduti ad un tavolo in mezzo ad altri sparsi che credo vengano usati quando le temperature permettono di godersela, e non certo oggi visto la calura nonostante la campagna, mi pare giusto. Arrivano alla spicciolata gli altri clienti che si siedono aspettando l 'apertura, e mi chiedo se non potesse essere una mossa furba, intuendo che alcuni sarebbero arrivati prima dell 'orario, allestire un tavolino con due morsi di pane e un prosecchino, o un analcolico, giusto per dare il senso dell 'accoglienza (impiegando un po ' di pane caldo a dadoni e diciamo una bottiglia di qualcosa il costo è pari a zero, ma l 'immagine guadagna subito punti, appunto con una coccola). Al massimo prevedere di far uscire a versare un bicchiere a qualcuno dello staff, se a qualcuno non piacesse il self- service, ma comunque sfruttare quel tempo morto dell 'attesa per buttare due fondamenta. Tra l 'altro terrazzino panoramico, anzi un altro al primo piano della struttura, con leggera brezza in una giornata afosa che si sarebbe prestata benissimo ad un primo pit stop di presentazione: spesso, penso alla Toscana, quando si arriva in un Agriturismo o ristorante/osteria, è d 'uopo ormai l 'offerta di un mini calice di vino con un morso di qualcosa e, alcuni ambiziosi, addirittura con bocconi di salumi e formaggi. Un Agriturismo come Cavallo Grigio, adagiato in mezzo al verde, con una struttura cos ' bella ed imponente, richiederebbe anche un 'accoglienza degna di questa bellezza: un piccolo gesto ma di grande valore. E ' un consiglio. L 'interno della sala da pranzo se all 'inizio pare immersa nella frescura, ecco che dopo una mezz 'oretta, con la stanza piena di clienti, diventa eccessivamente calda, e neppure i muri in pietra viva riescono a smorzare la temperatura. Decidiamo di aprire le finestre a portata di mano, non sapendo se sia previsto, ma vediamo che un po ' tutti patiscono, e dopo pochi minuti i ristoratori ci dicono che possiamo aprire anche di più se serve: ottimo a sapersi, quindi spalanchiamo le finestre. In futuro magari passate l 'jnformazione ai clienti che si può fare, così da anticipare il caldo che si accumula, o magari aprite voi direttamente chiedendo se non dà fastidio a nessuno, ma giusto una piccola attenzione. Lo staff, formato anche da ragazzi giovani, è molto gentile ed affiatato, tanto da immaginare che siano tutti della stessa famiglia, visto che Cavallo Grigio ha una storia di allevamento ed accoglienza da svariati anni, e ha deciso di investire in quest 'attività a tutto tondo, coltivando, allevando, ristorando, accogliendo, con materia prima locale, a Km0, per una precisa scelta stilistica . Nemmeno seduti a tavola aspettando gli antipasti arriva un calice di vino/vinello/prosecco/analcolico per iniziare (se non lo fate fuori, allora quando uno si siede a tavola, non sarebbe male arrivare con un bel sorriso, dare il benvenuto con un cestino di pane caldo o schiacciatine semplici e qualcosa da bere: dovreste provare, perché rilassa i clienti e fa partire col piede giusto anche voi che lavorate senza sosta per il servizio). Porzioni abbondanti (e se si mangia il giusto scarso, allora anche molto abbondanti, ma questo è soggettivo). I salumi di vostra produzione sono buoni, ho dei dubbi sul ripieno dei fiori di zucca, sulla carne macinata all 'interno che pareva una cucchiata di ragù (l 'abbinamento non mi pareva eccelso, ma sono gusti), i formaggi sono buoni e forse le marmellatine di accompagnamento ancora di più, ma il punto più alto dell 'antipasto secondo me è la giardiniera con le verdure coltivate da voi, sott 'olio: si sente la freschezza dei singoli pezzi, adagiati in quell 'olio corposo, quasi denso, e che dona loro un gusto incredibile. Di solito la giardiniera è buttata lì tanto per fare da riempitivo, ma la vostra ha il suo perché. Il Risotto con mascarpone e lamponi appena arriva in tavola, pare molto carico , nel senso di addensato con un eccesso di formaggio, come infatti poi si rivela essere: troppo impastato di mascarpone, con punte troppo leggere di lamponi che lo rende un po ' troppo pastone che allappa. Potete osare un po ' di più con il lampone per raggiungere una spinta in più e ripulire la bocca dal mascarpone. Le Lasagnette che non metto in dubbio fossero di pasta fresca, erano anch 'esse come il risotto un po ' impersonali , con un gusto piatto che non riusciva a portare fuori lo zafferano, o forse erano le zucchine che tiravano giù di sapore: forse una spezia in più avrebbe risollevato il sapore? Roastbeef e Scaloppine molto deludenti, dal gusto monotono come fossero piatti pronti in serie per una mensa, il che è inimmaginabile trovare in un Agriturismo in cui avete materie prime di qualità. Il Contorno di Verdure alla Griglia era buonissimo: giusto di sapidità, di densità, di grigliatura, di oleosità, e poi la bontà delle vostre verdure diceva tutto. Di questo contorno bisognava averne almeno il doppio. Torta cioccolato e pere, servita accanto alla Panna Cotta, erano entrambe un tripudio di bontà: qui veramente puoi dire di concludere in bellezza. Tutto il menu per ben 50E, con i primi e i secondi che peccavano notevolmente, che davvero non potevano dirsi all 'altezza del posto e delle persone che li avevano preparati, con un risultato tanto scadente, e quindi un conto troppo salato, anche considerando che durante le Festività si sa che la maggiorazione ci sia a prescindere, ma allora non si può sbagliare così vistosamente. Soprattutto, quello che fa rabbia e di cui non ti dai spiegazione, è che la potenzialità di essere il non plus ultra tra gli Agriturismi ce l 'avete nel DNA, nella certificazione, nel vostro impegno (si vede che siete persone in gamba e che ci tengono), e poi cosa succede? Non potete mettere insieme pranzi così deludenti, e poi perché nella Bergamasca andare a creare un menu fisso con così tante portate? Vi complicate la vita, perché con meno piatti e anche più semplici fareste un figurone. Riconsiderate e modificate la vostra offerta: avete un gioiello tra le mani ma pare che non lo sappiate far fruttare al meglio, è un peccato. ps L 'entrata era stipata di tavoli, toglieva aria al bellissimo ambiente, e per uscire devi fare zigzag tra la gente seduta, non va bene."