"Per noi esperienza molto negativa: conto esorbitante in cambio di porzioni lillipuziane, ostentazione di un lusso che poi in realtà secondo me è più di facciata che altro (il locale è abbastanza spoglio e la zona in cui si trova non è affatto da ristorante chik, l'unico negozio vicino è un minimarket arabo), e anche a livello di gusto delle portate francamente nulla di eccezionale, anzi i ravioli con gambero crudo sapevano per lo più di burro (e una portata di pesce che sa quasi solo di burro non è proprio cosa). euro per due antipasti, due primi, un secondo, calici di vino, acque toniche, caffè, bottiglia d'aqua. Certamente è giusto considerare anche la micro-entrè offerta assieme al calice di bollicine (un arancino grosso come un'oliva taggiasca) e un grazioso set di micro-pasticcini offerti assieme al caffè (comunque cose non richieste) Il conto resta comunque ingiustificato anche perchè ci si alza da tavola con ancora un certo languorino, e assicuro chi mi sta leggendo che nè io nè mia moglie siamo persone da porzioni abbondanti (quando cucino a casa mangiamo solo o primo o sencondo, e peso grammi a testa di pasta; non compriamo mai il pane e quando cucino un secondo considero gr a testa di porzione; giusto per capirci). Locale che puo' funzionare giusto in Brianza dove, non mi stanchero' mai di sostenerlo, l'apparenza è tutto e la gente non sa mangiare. Lascio comunque stelle e non perchè il personale è molto cortese (anche se un po' autocelebrativo e teatrale nella descrizione delle portate) e nel complesso non abbiamo mangiato male. Certamente non ci tornerò, sono uscito per nulla gratificato da questo menù quantico."