"Ho vissuto a Lecce tanti anni, l’ho abbandonata da tanti anni. È molto cambiata, non esprimo giudizi. Quando vado in un ristorante leccese finisce quasi sempre a mazzate. Molti locali sono pretenziosi, molti improvvisati, molti non hanno idea di quello che fanno, molti sono cari come a Parigi. E non è una battuta. Un ristorante a una stella a Parigi è facile trovarlo a prezzi più bassi degli stellati leccesi, guida Michelin alla mano. Veniamo a noi. L’amico che mi invita si sforza molto a cercare un sabato a pranzo un ristorante dove passare del tempo piacevole e mangiare bene senza che finisca a botte. Sperimentiamo questo nuovo indirizzo che nessuno aveva mai provato. Ci troviamo nei vecchi vicoli attorno alla chiesa greca, una parte di città che i miei coetanei ricordano per ben altre cose. Il locale è molto bello, ristrutturato con molto gusto e probabilmente con tanto impegno economico. Molte piccole sale in successione, negli arredi, tavoli grandi e distanziati. Servizio attento e professionale senza essere distaccato, direi al contrario piuttosto cordiale. Bel menu, che non insegue a tutti i costi i piatti tradizionali di questa terra. Buoni ingredienti, belle preparazioni, impiattamenti curati. Gradito amuse-bouche. Dessert freschi e gustosi a prezzi particolarmente bassi. Tutta la carta, in verità, offre piatti a prezzi giusti per la qualità degli ingredienti e la cura nella preparazione. Chiacchierata a fine pasto con chef e maîtresse di sala. Non solo non ho litigato, ma direi che sono rimasto proprio contento. Non sarò un cliente fisso, vivo tanto lontano, ma sono sicuro che ci rivedremo. Buona fortuna, e grazie."