"Un pensionamento di un carissimo collega è un evento irrinunciabile e lo è maggiormente se, oltre ad un collega, è un amico vittima di frequenti scherzi e battute. Ci offre il pranzo (siamo circa in 25) in questa sperduta località della campagna vercellese in un contesto piacevole di vecchia corte. Partiamo dai classici aperitivi con bianco frizzante e scaglie di grana all'ingresso, per introdurci nel locale interno dopo un rigoroso controllo del green-pass. Gli antipasti sono abbondanti, oltre ai classici affettati, anche dei deliziosi peperoni grigliati. La parte topica del pranzo comunque sono stati i due primi, la panissa e i plin, molto gustosi però leggermente sapidi, tant'è che le bevande (acqua e vino soprattutto) sono stati consumati abbondantemente. Purtroppo l'impressione positiva sui primi piatti non è stata seguita da un giudizio altrettanto benevolo sui secondi: l'arrosto era infatti pieno di grasso e la tagliata insoddisfacente, almeno al mio palato. Anche il dolce francamente (torta al cioccolato) non mi ha impressionato un gran chè. Rompendo gli schemi, ho chiesto una macedonia post pranzo e sono stato accontentato. Merita un particolare plauso la giovane cameriera che, da sola, ha saputo servire con maestria una tavolata particolarmente esigente quanto runorosa.FC"