"Per dare un titolo a questa storia, come direbbe Er Pioppa: super scortese e tanta confusione. Siamo stati spesso in questo posto per prendere pizze da asporto, non per la qualità media dei prodotti né per la particolare cordialità, velocità o gentilezza del personale, ma solo per un motivo pratico: è vicino a casa. Dopo quanto accaduto stasera, ovviamente non metteremo più piede lì... nemmeno un dito! Conoscete la barzelletta sugli italiani, i tedeschi e i francesi? Ecco, qui abbiamo un giocatore di basket e un cliente abituale. Arriviamo in pizzeria e ordiniamo due pizze da asporto, la ragazza ci informa che l'attesa sarà di circa 15 minuti. Ho più di 50 anni e ho bisogno di occhiali per leggere, ma per fortuna sento molto bene. Il giocatore di basket dietro di me ordina le sue pizze e dopo 5 minuti entra un cliente abituale, che, lamentandosi di non essere riuscito a chiamare per ordinare la pizza, chiede di averla rapidamente, nonostante fosse arrivato dopo. Dopo più di 30 minuti, le pizze vengono consegnate al giocatore di basket, nonostante lui fosse arrivato dopo di noi. Chiedo subito alla ragazza chiarimenti, e lei risponde che il ragazzo aveva ordinato telefonicamente... quando io avevo sentito perfettamente che l'ordine era avvenuto oralmente dopo il nostro. Alla nostra protesta, la ragazza ci dice che le pizze sono in procinto di essere cotte. Passano altri 10 minuti e il succitato cliente abituale, che era anche lui arrivato dopo di noi, viene servito. Faccio presente che il signore era arrivato dopo, ma la ragazza alza semplicemente le spalle. A questo punto, sentendoci truffati, abbiamo rinunciato alle pizze e siamo usciti dicendo addio educatamente. Credo che il cliente, quando paga per un servizio, si aspetti sempre educazione e debba anche avere un minimo di gentilezza, cortesia e qualità. Credo che queste siano le basi delle regole del commercio. Infine, vorrei ricordare a questa giovane, probabilmente un po' troppo distratta, che senza clienti anche il suo lavoro cesserebbe. Siamo consapevoli che ci possa essere un errore, ma non ripetuto e senza educazione. Invece di alzare le spalle, avrebbe almeno dovuto scusarsi e preparare immediatamente il nostro ordine."