"Se entrando nel piccolo ristorante, qualche dubbio mi era sorto, per via dell’apparente trascuratezza dell’arredamento e per la carta poco ricca, in realtà una volta seduti ed esserci fatti spiegare il menù dalla gentilissima cameriera, ci si rende conto che non c’è nulla di casuale: l’arredamento è semplice ma molto curato e disposto creativamente. Matteo il giovane chef anni) è un vero talento e la ragazza che serve ai tavoli conosce i piatti alla perfezione, li decanta con proprietà di linguaggio e grande passione, anche per i vini.Un entree gradita e gustosa con due croccanti frittini, uno al sapore di babaganousc e uno alla crema di piselli. Come antipasto prendo una battuta di Fassona che non dimenticherò facilmente, condita con crema di pistacchi, bottarga di uovo e aringa; un raro equilibrio di sapori. La mia compagna prende un antipasto vegetariano con zucchine trombetta alla brace, fiori di zucca fritti e salsa saór (tipica veneta), poi gnocchi alle vongole con salsa al finocchio bruciacchiato, io proseguo con ravioli pulled pork gustosissimi, e ancora un petto di faraona con tastasal e crema di cannellini. Per chiudere un gianduiotto vegano con crema al mango delizioso. Ottima la carta dei vini e conto giusto!Raramente mi si è alzata la pelle gustando un piatto. Ieri grazie a quella Fassona tagliata al coltello mi è successo. Nei prossimi giorni torniamo"
