"Oltrepassata l'ampia vetrina di ingresso, colorate sedute accolgono gli avventori. Il locale ricorda vagamente altre location di ristorazione nei pressi del Kursaal, ma se ci si lascia trasportare dalla fantasia, le gabbie dorate sembrano custodire non semplici superalcolici, ma coloratissimi e vivaci parrocchetti o cenerini dell'immensa vegetazione amazzonica, in bella vista e non solo a decorare. Una vastissima cantina di vini (in calice o a bottiglia) non toglie il respiro agli innumerevoli drink sapientemente preparati al momento dal barman. L'accostamento di ogni portata è sempre perfetto. Il cibo non è solo un simposio di sapori, ma rappresenta l'acme di ogni elemento sensoriale perfettamente equilibrato. Qualsiasi scelta, anche la più audace, che catturi l'attenzione del cliente, come il Bao alla carbonara da gustare con le mani, i ravioli di cinghiale con zenzero e guanciale, il roll gio con burrata o le tartare di salmone su letto di avocado, è un successo assicurato. Freschissimo il Sashimi special Noh Samba Hagakure e delicatissimo il Tegolino Rice. Tutto supera le aspettative, offrendo un ottimo biglietto da visita per esplorare la carta dei dolci, che, già nella lettura, erano un'attrazione di per sé, ma che la sazietà non ha permesso di approfondire. Da rivisitare. Come le spiagge indimenticabili di Rio dopo una sosta nella romantica Parigi del ventennio."