"Ci sono stato una sera coi colleghi, complice una serata jazz di un gruppo a noi noto, e a distanza di più di un mese, ancora ricordo una serie di fattori ideali per passare una bella serata. Il locale non è molto grade, ma lo spazio aperto della sala ristorante, ove una pedana accoglie chi suona, ha un che di pacato e magico. Le mura in pietra e mattoni, i finestroni, i tavoli giustamente radi e la buona aria che vi si respira, alliscia e anima alle spalle, gli avventori, persi fra chiacchiere musica e buon cibo. Di sera i finestroni scuri sembrano il fondale perfetto di un teatro, dove chi musica, lo fa con il piglio di chi è salito su un palco importante e da il suo massimo. Le occhiate fra i tavoli di curiosi avventori, in quel clima che sembra creare famiglia coi tanti estranei, genera suggestioni che bagnate dal vino locale, onesto e, in fondo, buono e senza pretenziose storie di bouchet e sottoboschi, accompagnano il pasto che, buonissimo, genera le scuse e gli argomenti per nuove chiacchiere serie e facete, a volte esilaranti anche sulla bontà del cibo stesso. Suppellettili, seggie e mobili adatti e contorno di un locale di nicchia, che però merita buona fama, sono in armonia col clima che scaldano. Lasciate perdere chi critica questo o quello, ma in questo posto mangi buono, tosto e a poco costo. Andateci e se non altro... provate per credere e sarete sicuramente soddisfatti."
Penne
