"Il ristorante è molto carino, affacciato sul canale dei pescatori, con una parte esterna attrezzata con tavolini, sia per cenare, che per aperitivi e birre. La sua vocazione, anche a giudicare dagli arredi interni e dalla possibilità di intrattenere con musica, è quella di attirare più che altro giovani, per semplici cene o chiacchierate dopocena, ma la cucina proposta prevede anche piatti più impegnativi, sia come gusto, sia come prezzo. Andando per cena, abbiamo potuto provare questa seconda opzione. La prima nota è il fatto di aver trovato piatti simili a quelli proposti in un ristorante tra i primi di Ostia. Mi riferisco in particolare ai gamberi in pasta kataifa, presenti nel menu proposto al singolare, e al trancio di tonno con pistacchio di Bronte. Abbiamo ordinato entrambi i piatti. Effettivamente il gambero è uno solo, mentre per la pasta kataifa, bisogna usare l'immaginazione, perché la copertura sul crostaceo è solamente accennata. Pessimo inizio. L'altro antipasto, un soffritto di cozze, è normale. Dei secondi, la sfogliata di spigola con zucchine e patate è sottodimensionata, con le zucchine tagliate a fette sottili e crude, e le patate particolari a sfoglia e croccanti; la sfogliata di filetto di carne è passabile, mentre buona è la tagliata al pistacchio. In totale, 70€ per 3 persone, 2 antipasti, 3 secondi (due di pesce), senza vino. I piatti sono presentati molto bene e in modo scenico. In conclusione, l'impressione è che questo nuovo locale stia cercando la sua vera vocazione, e forse ha bisogno di un po' di tempo per trovarla."
