"Piccolo ristorante molto accogliente e pieno di tavoli e dell’ospitalità del gestore. Il locale era molto pieno e purtroppo l’acustica era davvero pessima. A parte non sentire i miei pensieri, ero costretto a leggere il labiale per capire cosa mi dicevano. Le cameriere, in più, parlavano anche a voce bassa e la cosa non aiutava. Dopo averci fatto aspettare una decina di minuti ci hanno fatto accomodare al tavolo. Mentre aspettavo fuori avevo notato nel menù esposto nella bacheca una pasta che mi interessava. Arrivato il momento di ordinare ho chiesto questi paccheti in crema di peperoni ma la cameriera mi ha detto che non ero disponibili perché era un piatto che servivano prima di rivedere il menù e che avrei dovuto scegliere da quello cartaceo interno. Aggiunge poi che non avevano i peperoni e che non potevano fare fisicamente il piatto. Opto dunque per un antipasto (involtini con melanzane) e un secondo (gamberoni alla catalana). Dopo poco arriva il gestore e mi annuncia che era possibile farmi la mia pasta e accetto subito, sostituendola all’antipasto. Evidentemente c’è stato un dialogo con persone più esperte nel saper coccolare il cliente e soddisfare le sue esigenze e questo gesto, che era possibile evitare, ha sicuramente fatto prendere punti in più! Le pietanze sono state di qualità e ben presentate. Avrei gradito una piccola accortezza in più nella pulizia dei gamberi in quanto presentavano tutti il budello digestivo. Anche i dolci (cannolo siciliano e torta alle mandorle) davvero molto buoni. Nel complesso una buona serata, anche perché con lo sconto di The Fork ho risparmiato il 50* . Altra nota negativa: le pinse romane sono escluse da qualsiasi eventuale scontistica è promozione. Mossa molta furba perche costano relativamente poco rispetto agli altri piatti ma che comunque fa un po’ storcere il naso, soprattutto perché è riportato a caratteri cubitali sul menù. Ci ritorneri? Sì, ma solo con The Fork."
