"Non importa andare al festival del cinema di Cannes per assistere alle scene più esilaranti degne della tagliatella western in questo caso al sugo di cinghiale. Sì, perché in questo recinto di scorbutici e naturalmente antipatici personaggi, tra gestori ed inservienti, tutti si accapigliano per la palma d'oro. Il genere sentimentale e strappalacrime qui non funziona.... Il cliente/spettatore diventa una involontaria comparsa di un film che diventerà un cult. Basta con questi film ipocriti e sdolcinati, il cliente/spettatore potrà soddisfare il suo desiderio masochistico sentendosi finalmente strapazzato e deriso come nemmeno avviene nel rinomato set cinematografico de La parolaccia a Roma. Un sincero ed affettuoso abbraccio a tutto lo staff ed al registra e consorte... Con un unico appunto: mandate l'attore/cameriere moro e troppo gentile a recitare/servire da un'altra parte..."