"La locanda è in una tranquilla piazza di sant’anastasia, dopo vari tentativi nei mesi scorsi, siamo riusciti a trovar posto. La sala, piccola, con spazi esterni per qualche altro tavolo nel periodo estivo, cucina a vista, tavoli ben distanziati e mise en place curata ed originale, qualche perplessità per il pavimento che risulta stonato, tutto sommato gradevole. Accolti da Alessia professionale, gentile e preparata. In due siamo andati sul menù degustazione mare con sei portate che spaziano da assaggio di crudo, tonno, baccalà in tempura, filetto di tonno con affumicatura all’istante, (affumicatura forse più di effetto che di sostanza sul risultato). A seguire linguine risottate con vongole veraci, perfette, a tal punto che il pezzetto di guscio di vongola trovato non toglie niente; per secondo dentice e torzelle, dessert una cheescake con ricotta di fuscella e un dolce a base di cresommola vesuviana. Il terzo fra noi è andato su un antipasto di formaggi italiano inglese francese interessante, spaghettoni al sugo con formaggio avellinese (schiena d’asino) e capretto ben saporito e un dessert con tre cioccolati. Molta cura nella presentazione, nella preparazione e nella scelta delle materie prime, molte del territorio vesuviano campano. Il conto di circa 80 euro a persona (vino compreso) è onesto per tale viaggio nei sapori fra tradizione e ricerca. Salvatore Piccolo è lo chef, Alessia è in sala, essi ti trasmettono il loro amore per il lavoro che fanno, credo che nessuno li fermi più"