"Arrivati sulla scia di una improbabile suggestione, grazie al libro, che più gragnanese non si può, di una scrittrice americana che vive in Nuova Zelanda. Dove un tempo si mettevano ad essiccare i maccheroni, un localino delizioso, appendice di un pastificio di qualità. Cucina a vista, probabilmente prima che diventasse moda. Amelia, in sala, premurosa ed attenta. Baccalà con le olive spettacolare... parmigiana di melanzane ottima. Pasta e patate con provola e pancetta di una consistenza gradevolissima che fa trasparire la qualità della pasta. Dolce un po' sottotono, ma non era della casa. Liquore alla mela annurca ultima consolante fascinazione. Conto adeguato. Dicono che fanno serate jazz... mi abbono."