"Dopo anni e anni di frequentazione di ristoranti di ogni tipo: stellati, gourmet, trattorie e quant’altro, mi chiedo: cos’è che, nella percezione di un profano autodidatta ma appassionato come chi scrive, fa di un pranzo o di una cena una occasione perfettamente riuscita? Qual è, come si compone il miracolo della soddisfazione assoluta allorché un consumatore, più o meno consapevole e attrezzato, si rivolge ad un erogatore di qualcosa che non è e non può essere solo cibo e/o servizio, bensì esperienza multisensoriale, scoperta, SORPRESA? Ebbene, superati i 60 anni ed alla luce di un ragguardevole numero di avventure un abbozzo di risposta senza alcuna pretesa di originalità si intravede all’orizzonte ed è opportuno esplicitarlo nei termini più semplici: è l’alchimia tra un mix di elementi, dalla location all’atmosfera, dall’integrazione con l’ambiente al servizio, dalla comprensione di un valore che poggia sul cibo trascendendolo al contempo alla capacità di cogliere la passione, la vocazione, l’orgoglio che colei o colui in cui si impatta durante una serata (sì, capita più facilmente in occasione di una cena, di questo sono convinto) è capace di generare e quindi trasmettere, parlando con i patti e non solo. Alla base di tutto c’è, in definitiva, quella complicità piuttosto rara a dire il vero, per quanto mi riguarda l’evento rimanda ad un numero di ristoranti che, tra l’Italia e l’Europa, si conta sulle dita delle mani che come magicamente si crea, cresce e si conferma tra chi offre e chi riceve: è questo e non altro a fare la differenza, e ripeto può succedere a qualsiasi livello, sebbene POTENZIALMENTE (notare il maiuscolo) dai livelli medio alti in su le possibilità (come, specularmente, le delusioni) crescano. Tutto ciò per dire che l’esperienza consumata presso il ristorante oggetto di questa recensione è risultata, oltre che assai gratificante, piuttosto istruttiva. L’approccio giusto fin dal momento della prenotazione e confermato in loco laddove una misurata cordialità ha sposato una professionalità impeccabile la capacità del titolare e di chi lo ha assistito di metterci a nostro agio, la decisione di lasciare ampio spazio allo chef unitamente all’inappuntabilità di chi ha condotto il servizio in sala, la successione delle portate così come le sorprese che le hanno integrate, ebbene tutto ciò ha sostanziato il sereno ed appagante incedere lungo un percorso privo di ogni sbavatura. Il menù dal quale abbiamo concertato con lo chef le scelte è pubblicato integralmente sul sito la sensazione è che qualsiasi opzione avrebbe prodotto eguale esito le etichette di vini e affini decisamente non convenzionali, di nicchia direi, hanno a loro volta rafforzato la magia della serata. Bravi, bravissimi, c’è poco da aggiungere. Per palati fini e per una utenza educata al codice e ai riti non scritti ma opportunamente interiorizzati del buon vivere. Arrivederci a presto."