"Un bel casale ristrutturato ai piedi della montagna sopra la catena del Morrone, più in là quella della Maiella dalla storia antica, dentro è visibile un bel pozzo profondo una quarantina di metri, e belle sale che hanno l 'unico inconveniente di essere parecchio buie, ma l 'ambiente è comunque il punto di forza della struttura. La cucina mi convince poco, uno dei cuochi ha fatto esperienze con lo chef Niko Romito, che in Abruzzo è un 'istituzione, e come già osservato altrove ci sono queste velleità gourmet che un palato non raffinatissimo fatica ad apprezzare. Un 'apertura con un cannolo di formaggio su una salsa simil vignarola troppo fredda o dei tortelli allo zafferano che colora un po ' il piatto e liquirizia che non si sente non sono proposte convincenti per chi cerca una cucina tipica. Quello che mi è piaciuto di più è il Pecorino 2022 delle colline pescaresi La Valentina (4€ il calice , economici poi i contorni a 3€ (che non so perché ma non vengono nemmeno inseriti nella carta del menù . Servizio un po ' anonimo ma mi è stata offerta alla cassa una buona genziana fatta in casa. Conto medio."