"Un bel locale, originale perché ricavato in cantine sotterranee. Insonorizzato, pulito, accogliente. Di atmosfera. Un pò retro nell'arredamento ma quel giusto che lo rende confortevole. Ottimo il cibo, soprattutto della tradizione come i nervetti o il risotto alla milanese con l'ossobuco, delicato e delizioso il creme caramell al profumo di cannella. Ampia e di ottimo livello la carta dei vini, proposti però ad un prezzo a nostro parere, eccessivo. Il proprietario simpatico, spiritoso, con la battuta pronta e la rara capacità di farti sentire il benvenuto, quasi un amico ritrovato. La musica!! La musica è stato il vero pezzo forte! La bravura del trio che si è esibito in brani di musica jazz eseguiti con maestria ha entusiasmato tutti i presenti. Il trombettista Andrea Sabatino ci ha fatto sognare creando un'atmosfera magica, non meno capaci il batterista che si è esibito in manierismi musicali davveto notevoli e il tastierista con la coppola, dal temperamento focoso, da vero siciliano! I bagni meritano un applauso: puliti e profumati, nonostante fossero ciechi e un pò datati. Una rarità in un panorama generale della ristorazione a tratti davvero desolante.. Il servizio però! Il personale! Qui proprio non ci siamo! Commesse sbagliate, piatti arrivati doppi e pane mai arrivato benché richiesto,tazzine sbeccate, cappotti ammonticchiati alla rinfusa alla faccia del Covid e senza alcun riguardo,uno sull'altro, su delle sedie. Il top è stato però l'amaro servito in una lattiera e la cameriera che ci ha guardati con supponenza, risposto con arroganza e scocciata,ce l'ha riportato in un bicchiere comunque inadeguato che avrebbe, forse, potuto ospitare del rum... Ecco, direi che il disservizio, ha guastato un pò una serata che poteva essere perfetta!!"