"Caronte avvolge la cittá con il tuo alito infuocato. Scappare in collina a cercare un po 'di fresco in una domenica caldissima é un obbligo. Si decide tutto la mattina, improvvisamente, per fortuna su a Bosco di Corniglio un tavolo da 2 c 'é. Il posto é attraente anche da fuori, i tavoli sono praticamente tutti all 'ombra, tira un leggera brezza e il primo obiettivo di non patire il caldo é centrato. Il personale é da subito premuroso, gentile e anche simpatico, potete scambiare tranquillamente qualche battuta che vi daranno corda. Una signora ci porta subito l 'acqua, viste le temperature ma qui si sta decisamente bene). Il menú é della tradizione, una pagina, 4 o 5 preparazioni per ogni step del pasto. E ' una scelta che condivido sempre, facilita molto sia la cucina, ma anche il cliente che non é frastornato da troppe cose e alla fine vorrebbe sempre quel che non c 'é. Saltiamo l 'antipasto, ma vedo il lungo tavolo di commensali che hanno prenotato e concordato con anticipo il menú riempirsi di bei salumi e una golosissima , almeno all 'apparenza, torta fritta. Non chiedetela, non é in carta, va concordata prima, cosí ci dicono. Ordiniamo il vino, un chianti gallo nero, che non bevo da parecchio, ma l 'aitante e simpatico cameriere mi dirotta u un merlot di una buona cantina della provincia. Lo fa in modo molto cordiale e moderatamente ruffiano che non mi dispiace affatto. E ' un ragazzo davvero attivo e volenteroso, metta proprio agio i clienti, ha il suo da fare con gli occhiali da sole che prima indossa poi sposta sulla testa. Un piccolo show, involontario, che non mi e sfuggito e che ho apprezzato. Partiamo con i primi : i tortelli di patate col sugo di funghi. Sono quelli che ti aspetti in collina, buon sapore di patata, conditi con finferli della zona. portata generosa, non appesantisce assolutamente e il sapore é davvero ottimo . Ad essere proprio pignoli potevano anche stare un minuto in piú in cottura, ma é proprio una sfumatura. Do un occhio al tavolone, perché nel frattempo, sempre fuori menú,arrivano un paio di tegami di risotto ai funghi. Anche questo ha davvero una bella cera e anche questo va concordato prima. Poi arrivano i secondi. Boh, forse ho una gran fortuna quando scelgo , forse e il caso, ma la faraona al ginepro per me vale il viaggio. Non mangiavo un piatto cosí da anni , buona come quella della mamma che ha scelto la picaia, ottima anche quella) o della nonna. Anche questo piatto sebbene sia robusto , non é pesante, quasi quasi ne mangerei un altro. I due secondi arrivano con dadini di patata 3 o 4) squisita! Direi patate locali, di montagna con un sapore intenso, quelle che non mangi da un sacco di tempo. Chiudo con un ottimo tiramisú in cui il caffé si sente e la crema e morbida e leggera. Insomma un pranzo sobrio, genuino e casalingo, ma fatto da professionisti. Un servizio davvero cordiale e allegro . I clienti in questa domenica a pranzo sono tanti, c 'é da correre, mantenere la cordialitá e il sorriso durante il servizio non e facile. Questo per me é davvero un pregio. Il conto a mio avviso e corretto. Lo so che qualcuno vorrebbe spendere qualche euro in meno, perché altri locali hanno prezzi inferiori. Io sono dell 'idea che i prezzi proposti in questo ristorante siano giusti. non un euro in piú del dovuto. Le materie prime e il dipendenti costano , vanno pagati. Fare dei tortelli di patate con il sugo di funghi richiede manualitá e lavoro che é giusto riconoscere. A prima vista forse la carta dei vini sembra leggermente cara, ma se pensiamo che rifornire un posto cosí fuori mano non é una passeggiata e comunque la carta dei vini é davvero ben fatta, anche quegli euro sono giustificati e spesi bene. Molto Bene Ghirardini. Penso che torneró."