"Il cibo era accettabile e ho assegnato un voto medio al cibo, tuttavia si possono trovare molto di meglio in molti ristoranti italiani nelle città come Toronto e New York e non è niente di eccezionale o davvero buono. Ci sono anche opzioni migliori a Tropea. Per quanto riguarda l'ambiente, parte del fascino è cenare nelle piccole viuzze e cortili di Tropea, tuttavia qui si è così stretti con i tavoli dei vicini che è scomodo e non piacevole. Forse il cibo era solo off quella sera per cena, cosa che può succedere tuttavia, non consiglierei il ristorante e non tornerei. Se hai intenzione di provarlo, sii preavvisato, come è successo a noi. Eravamo in quattro nel nostro gruppo e, anche se non parlo italiano, i miei tre commensali sono tutti fluenti in italiano, due dei quali erano italiani nativi e uno era addirittura nato in Calabria, quindi non c'era barriera linguistica. Quando siamo arrivati, il proprietario ci ha parlato e ci ha incoraggiato ad ordinare tutti la stessa cosa o ci ha avvisato che i tempi di attesa sarebbero stati lunghi. Questo sembrava strano a meno che non volessero farci liberare il tavolo alle 20. Volevamo provare cose diverse e capiamo che ci vuole tempo per preparare cibo buono e gli abbiamo detto che andava bene così. Poi è venuta la cameriera, che si è rivelata essere la nipote del proprietario, che di nuovo ci ha incoraggiato ad ordinare tutti la stessa cosa. Così, abbiamo passato di nuovo per quello e lei è diventata petulante e ci ha detto che avremmo aspettato il nostro cibo. Abbiamo ordinato vino, acqua, antipasti e primi e, in realtà, due di noi hanno ordinato la stessa cosa, pasta con metà di un piccolo aragosta dal menù a 18 euro, quindi ricordatelo per dopo. Abbiamo atteso non molto e sono arrivati i primi ma non gli antipasti. Abbiamo fatto delle domande e ci è stato detto che avevamo ordinato gli antipasti da consumare dopo il primo corso, cosa assurda e gli antipasti non erano insalate. La cameriera ha insistito sul fatto che avevamo ordinato diversamente ed era pronta a discutere vigorosamente della questione. Quindi, un ordine sbagliato, cosa che può succedere di tanto in tanto, ma non è la fine del mondo quindi abbiamo cancellato gli antipasti e abbiamo proseguito. Dopo il pasto, abbiamo deciso di ordinare caffè e dolci e uno dei miei commensali e io apprezziamo l'Anice (che è un liquore italiano) nel nostro caffè. Alla cameriera è stato chiesto in italiano se avevano Anice e, dopo esserne stati assicurati, ne abbiamo ordinati due. Quando è arrivato il caffè, ho potuto subito capire che era Sambuca e non Anice. Ho richiamato la cameriera e le ho chiesto in inglese se aveva messo Sambuca nel caffè e non Anice. Lei ha risposto in inglese che era davvero Anice e le ho detto che non lo era e che potevo notare la differenza. Poi è arrivato lo zio per vedere qual era il problema. Ho spiegato la situazione e ha detto che, in realtà, non avevano Anice e che era davvero Sambuca, mentre la cameriera continuava a sostenere che era Anice. Lo zio ha poi offerto di compensare i caffè. Capisco che si possono fare errori ma questo mi ha infastidito perché sembrava che fossimo stati ingannati per tre volte e che la cameriera avesse problemi con la verità. Serata piuttosto deludente nel complesso ma il meglio doveva ancora venire, quando abbiamo chiesto il conto. Ricordate quei due piatti di pasta con metà di una piccola aragosta a 18 euro ciascuno? Erano nel nostro conto per 45 euro ciascuno o 90 euro per due piatti, che non erano nemmeno così buoni. Abbiamo chiamato la cameriera e abbiamo segnalato l'apparente errore sul conto. Ci è stato detto che non c'era alcun errore e che avevamo ordinato una rarissima aragosta blu con la pasta. Ho girato per il mondo diverse volte e non avevo mai sentito parlare di aragosta blu e neanche nessuno al mio tavolo e suppongo che molte persone leggendo questa recensione non ne avrebbero mai sentito parlare. Ad ogni modo, non avevamo ordinato aragosta blu, avevamo ordinate il piatto a 18 euro dal menù. È seguita una discussione accesa in italiano che ha coinvolto infine lo chef. Nessun terreno è stato ceduto. Cosa fai. Liti per una pessima esperienza e per il fatto che ti hanno appena sottratto 54 euro, o paghi con AMEX, fornendo così loro le informazioni della carta di credito, e contesti. No, paghi semplicemente e lo consideri un'esperienza di vita. Non è affatto una questione di denaro, è il fatto che siamo stati ingannati e derubati. Purtroppo si sente parlare spesso di turisti che vengono sfruttati e noi eravamo tutti turisti da Toronto, tre di noi parlavano fluentemente italiano e due erano italiani nativi e siamo comunque stati sfruttati e siamo tutte persone gentili e rispettose. Ora, tornando alla aragosta blu. Dopo un po' di ricerca su internet, ho scoperto che effettivamente esistono e vengono avvistate leggermente più frequentemente dei unicorni bianchi. Si stima che si verifichino una volta ogni 2 milioni di aragoste. A causa di un difetto genetico il guscio dell'aragosta diventa di un colore blu brillante, che diventa rosso quando cotto come qualsiasi altra aragosta. L'aragosta è perfettamente commestibile ma ha lo stesso sapore di qualsiasi altra aragosta e proviene dall'Atlantico occidentale, non dal Mediterraneo. Penso che dato che è una bestia così rara, La Villetta avrebbe dovuto mostrarci il guscio blu elettrico prima di cucinarlo, cosa che sono sicuro avrebbero fatto se in realtà si fosse trattato di aragosta blu ma lunedì sera a Tropea, apparentemente ci è stato servito un aragosta rara a uno su due milioni. Questa è la prima recensione di un ristorante o di qualsiasi altra cosa che abbia mai scritto in quanto non mi lamento mai e semplicemente porto il mio business altrove in futuro, tuttavia, sentivo che dovevo davvero far sapere alle persone com'era stata questa esperienza in modo che potessero essere preavvisate."
