Pita Pita
Il Pagliaccio

Il Pagliaccio

Via Dei Banchi Vecchi 129a, 00186, Roma, Italy

Vino • Pasta • Fusione • Creativo


"Il Pagliaccio ha sancito la fine di una bellissima settimana all’insegna degli stellati, e avrebbe dovuto costituire un pranzo in quattro portate.L’assenza della carta mi ha spinto a osare di più, optando per gli grandi classici dello chef contenuti nel menu Orme, e sono felicissimo della scelta.Nota: Essere così “ciechi”, a fronte di una spesa importante, non fa comunque piacere: se non avessi amato così tanto ogni piatto, porterei qualche rimpianto nel cuore per l’esborso…Queste le pietanze che, in un locale di stupenda eleganza minimal il contrasto tra mobilio in legno ed elementi artistici astratti è perfetto hanno accompagnato l’ultimo pranzo della vacanza romana *Amuse bouche Davvero tanti e variegati. Li ho amati egualmente, quindi cito gli unici due che mi sono rimasti in mente solo perché la memoria non consente di menzionarli tutti Flan con acqua di cannolicchi, crema di limone arrosto, ceci neri, semi di roveja e vongole alla scapece- Tartelletta alla paprika con crema di riso, manzo e mangoChe fico!: Non amando le zucchine, ricorderò il piatto sopratutto per lo splendido accostamento con i fichi.Petto e coscia di piccione, battuti e marinati con salsa acciugata e ricoperti da polpo e gelatina di polpo; accompagnati da fegatini ai mirtilli e polpo: il piccione risulta al contempo saporito e delicatissimo; non è la solita (deliziosa) selvaggina ma un piatto elaborato e complesso. L’ho amato da Iyo, da Seta, da Giulio Terrinoni… però questo è semplicemente ad un livello diverso. Il polpo è soffuso, smorza ma non copre mai il sapore: un accostamento che mai avrei immaginato. Maestoso!Colori Fettuccine in due sapori, preparate con la farina di topinambur e quella di castagne, con spugnole e polvere di funghi porcini: che consistenza favolosa… Mai mangiate fettuccine simili: impeccabile la cottura, delizioso il gusto insolito e perfetta l’armonia con i funghi ingredienti omogenei ma distinti al morso.Il profilo dei ricordi Tortelli ripassati in padella ripieni di guanciale affumicato, crema di caciocavallo di Ciminà, pomodoro del Piennolo, bitter di origano: tutti ingredienti ottimi, quindi la bontà è prevedibile, ma la killer feature di questo piatto perfetto è la salsa: la sua scarpetta potrebbe costituire i miei tre pasti giornalieri per qualche mese senza stancarmi.Carre di agnello accompagnato da una sfoglia salata e da una pita con agnello e il suo cervello: avete presente tutti gli stereotipi sull’agnello amaro, poco tenero, grasso? Ecco, sono solo stereotipi: sfido qualsiasi onnivoro a non amare questo piatto. Mi hanno detto che il merito è il tempo passato in salamoia, che smorza qualsiasi attributo troppo marcato, e lo rende così delicato. Mi fido: posso dire solo che un simile agnello non l’ho mai mangiato nemmeno quello superbo del Convivio Troiani regge il confronto!Per inciso: il cervello nella pita non si sente distintamente al morso, quindi nessuna paura: è solo “il kebab di agnello più buono del pianeta” :)Bavarese al latte caprino, albicocche e vermouth: un contrasto curioso tra il dolce della frutta e la sapidità del caprino, con la nota acidula e quella zuccherina che confliggono benissimo.Omaggio a Pollock: è un ottimo dolce al cocco… che però personalmente non amo. Eppure non avrei voluto una chiusura diversa: portato su un quadro, come se fosse un’opera astratta è il dessert più cool che abbia mai visto. Complimenti alla pastry chef: idea stupenda *Non è parte della degustazione, ma non si può evitare di menzionare il pane accompagnato dall’olio prodotto appositamente per il locale: è una droga, come anche i grissini peraltro i più croccanti che abbia mai mangiato: quasi mi vergognavo del suono prodotto ad ogni morso!Con un calice di Tokaji Late Harvest molto fruttato ma sapido in chiusura: davvero interessante l’acqua e il caffè, il conto è di di cui per il menu Orme.Non posso che consigliarlo: è sempre difficile comparare l’eccellenza, ma se dovessi tornare in uno solo tra i bisellati provati fino ad oggi, probabilmente la scelta ricadrebbe su di lui. Semplicemente immenso!P.S. Grazie per l’olio e per il pane di cui mi è stato fatto omaggio."

I Dolci Di Nonna Vincenza

I Dolci Di Nonna Vincenza

Piazza Monte Citorio 116, Roma, Italy

Pasta • Caffè • Succo • Gelato


"Ristorante di cucina kosher con alcune influenze mediorientali. Il servizio è stato molto veloce, forse troppo veloce, anche se il locale era pieno. Il personale molto gentile. I tavoli erano abbastanza vicini tra loro per inserire il maggior numero possibile di persone. Il carciofo alla giudia era buono, non il migliore che abbia mai mangiato, ma tra i migliori in termini di sapore e meno esteticamente gradevole, un po' troppo schiacciato e non molto aperto al fiore. L'antipasto della Nonna Betta con un filetto di merluzzo molto buono, seppur piccolo. Nel complesso, anche l'antipasto, offerto a 14 euro e che include carciofo, filetto di merluzzo, fiore, falafel e concia, sembrava piuttosto modesto dato il prezzo. Inizialmente abbiamo provato la carbonara alla giudia e la gricia della nonna con carciofi in cui uno degli ingredienti, maiale, proibito nella cucina kosher, viene sostituito con carne secca. Buono, probabilmente avrebbero avuto bisogno di un po' più di carne secca e carciofi, quasi assenti. Puntarelle e cicoria e il tipico dessert di ricotta e amarene piuttosto deludenti. Buon vino della casa, diciamo appena sufficiente. Non lo riprenderei di nuovo. I prezzi, secondo me, dati la qualità e la quantità, sono un po' alti e non giustificano il fatto di essere in centro, anzi. Un buon ristorante, probabilmente un po' sopravvalutato nelle recensioni. È consigliata la prenotazione."

Da à

Da à

Via Giovanni Battista Pergolesi, 21, Milan, Italy, Mailand

Pizza • Caffè • Pasta • Italiano


"I had lunch here today with my wife and daughter. We entered a little hesitant because it was the first time we tried this restaurant, well reviewed but unknown to us and found via maps. Upon entering you find yourself in a somewhat 80 's hall which is striking for its old Milanese decor despite the evidently Neapolitan name. Unpretentious but absolutely impeccable and adequate crockery. Clean bathrooms (yay! . But the real surprise was the welcome and the food. In the first case I was struck by the education and kindness of the person who served us (which is now rare these days and in the second by the quality and search for authentic and familiar flavours. Finally a place to enjoy something special and different from the now too excessive and homologated ethnic-standard-commercial-fastfood tastes... Sitting at the table we ordered: a stuffed calzone, a spaghetti with the proposal of the day (courgettes and mussels and a escalope with mushrooms. Nothing particularly fancy although I had never tried spaghetti with mussels and courgettes which pleasantly surprised me. The quality of the condiments, the quantity which was neither excessive nor parsimonious but above all the combination of flavors were excellent. All preceded by a welcome proposal of a house starter made from three simple potato croquettes (a trio for each , freshly prepared in the kitchen: one filled with cheese, one with courgettes and one with aubergines. Very good! In the end everything culminated in the presentation of the crew: mother and aunt (both grandmothers, no longer very young but very youthful, the first creator of the croquettes , two daughters in the dining room and at the bar and the husband of one of them in the pizza oven. A family-run restaurant (strictly Neapolitan that has honored Milan with its beautiful culinary presence for 50 years. We added two bottles of water and two coffees to the appetizers, plus the two main courses and the calzone. We were offered an exquisite limoncello and spent €60 in total. A tip: don 't miss this experience! I will definitely go back"