Lo Squalo - Menu

"Siamo andati allo Squalo per cena, con noi c'era una ragazza in attesa che non era immune alla toxoplasmosi; Abbiamo subito chiesto a Francesca (la ragazza che ha preso il comando) di non aggiungere alcun condimento grezzo ai piatti che stavamo per ordinare. I primi corsi sono stati: cozze souté, carpaccio (la prima volta che ho avuto carpaccio caldo); abbiamo anche ordinato qualche vino rosato, che è stato portato al tavolo senza la suavetro, per evitare che si scaldasse abbiamo chiesto la suavetro e la risposta del figlio è stata: andare in farmacia! Supponendo che fosse una strana ironia, l'abbiamo ignorata e abbiamo chiesto ad un altro cameriere che ci ha detto che era scappato dalla suavetro e che non appena ne ha liberato uno, ce l'avrebbe portata. In realtà quella battuta era solo l'arrosto di una serata indimenticabile. Successivamente abbiamo ordinato i primi piatti: 6 linguine con scampi e una pasta ripiena; per la comodità della cucina abbiamo chiesto tutti i primi piatti da non condire crudi, siamo stati ignorati e abbiamo ricevuto 6 linguine con prezzemolo crudo e due scampi chiaramente congelati; il posto era ancora affollato e abbiamo gentilmente chiesto di rifare il piatto senza prezzemolo. Dopo un po' il cameriere amichevole arriva sempre e senza dire una parola lascia un piatto di cavatelli con frutti di mare sul tavolo. Lo fermiamo a chiedere spiegazioni e ci dice di mangiare ciò che era senza prezzemolo crudo. Immaginando che fosse una nuova bella battuta, abbiamo chiesto loro di portarci quello che avevamo ordinato. Poco dopo arriva la linguina con scampi e qualche pezzo di prezzemolo; decido di prendere il piatto e portarlo direttamente in cucina per parlare con lo chef ma sono intercettato dal figlio maggiore del proprietario (che oltre a non sapere come fare il suo lavoro ha grandi lacune sia nell'educazione che nella cultura) prende il piatto dalle mie mani dicendomi "Nessuno muore per un po' di prezzemolo!" Questo è stato il momento preciso in cui ho messo da parte il rispetto per il lavoratore e sollevato la mia voce nella speranza che qualcuno si svegliasse e ricordare che stavo pagando per una cena e non per uno spettacolo teatrale. Dopo essermi spiegato allo chef e al proprietario, torno al mio tavolo particolarmente deluso, ma ecco che arriva il bravo ragazzo di nuovo a consigliarmi di tirarlo fuori su chi ha preso i miei ordini; beh si riferiva a sua sorella Francesca, l'unico che non era in colpa e che aveva fatto il suo lavoro meticolosamente. Il proprietario arriva al tavolo per scusarsi, spiegandoci che il prezzemolo era nella preparazione della salsa scampi e quindi è stato cucinato (non possiamo essere sicuri ma non possiamo capire perché nessuno ha mai pensato di dirci questo prima); cercando di mediare tra gli ospiti e il figlio maggiore, ma invece di scusarsi che peggiora la situazione criticando anche la scelta di avere figli, la madre stessa lo insegue ulteriormente inconvenenza. Per rimediare, il proprietario ci offre 3 primi corsi e lo chef decide di offrirci qualche amaro all'interno del ristorante, dopo averci presentato il resto del disegno di legge che, tuttavia, erano circondati da formiche e con estremo disagio vi dico che solo uno di noi l'ha notato in tempo. Purtroppo non c'è rimedio per una serata come questa, la futura madre è rimasta digiuna. Vorrei aggiungere che il suoglass non è mai arrivato e nessun rapporto è stato fatto al personale sanitario tecnico solo per compassione verso il proprietario dolce, proprio come il cameriere che ci ha chiesto la disponibilità a fare viaggi illegali in Ungheria in cambio di € 7500 per viaggio, immaginando che fosse un altro scherzo pazzo. Alla domanda se tornerei indietro o lo consiglio, non penso che sia necessaria una risposta."