"Ci siamo potuti sedere allo stesso tavolo a cui si sedeva il Conte di Cavour. Contraddistinto da una targa e dal dipinto caricaturale, di cui non conosco il significato, raffigurante Camillo Benso bambino.La sala Risorgimento ancora pi bella di quel che traspare dalle foto. I tavoli hanno una larghezza tale da permettere un certo distanziamento, se questi vengono occupati dalla coppia. Non saprei per layout da 4 o pi occupanti.Nell'altrettanto bella sala Pistoletto (nome dell'artista che l'ha decorata) i tavoli sono pi ampi, moderni e comodi. Pi confacenti alle forchette Michelin che esprimono il confort della sala da pranzo.La cucina ha superato le mie aspettative.Abbiamo ordinato alla carta due antipasti, due primi e un dolce e siamo usciti ampiamente sazi, anche grazie all'abbondanza di amouse bouche, pane e prodotti da forno.Ho assaggiato la famosa insalata del ristorante Piazza Duomo ad Alba e devo dire che quella piemontese che viene servita al Del Cambio pi apprezzabile nell'ambito di un pranzo.Per la prima ci vorrebbero 2 ore per gustarla con l'attenzione che meriterebbe, la seconda invece, seppur composta da 40 ingredienti, ognuno con suo condimento e cotture, ove ci sono, appropriate, si pu gustare felicemente senza arrivare alle calende greche.La carne cruda con brodo di trippa e tartufo nero viene servita come se fosse un sushi dove il riso viene sostituito da soffice albume cotto. La neutralit di quest'ultimo elemento permette di raccogliere la saporita riduzione che da gusto al piatto.Gli agnolotti piemontesi erano piuttosto classici e molto saporiti, con fondo bruno e pan grattato abbrustolito nel burro.Nel risotto, l'olio di nocciole si sposava molto bene con le lumache. Insieme i due elementi funzionavano. Da solo, invece, il riso risultava un po' stucchevole. La pietanza viene servita al talvolo scomposta e sar il cliente a divertirsi nell'assemblarla, ma, per i motivi sopra citati, qualcuno potrebbe non apprezzarla.Il dolce stato un enorme porzione di gelato allo zabaione con tanti accompagnamenti pi o meno croccanti, quali, meringhe al caff, uvetta e cioccolato, frutta e verdura disidratata, bab al caff e selezioni di cioccolato. Delizioso.Ho trovato che i piatti fossero ben studiati e avessero qualche soluzione sorprendente che non mi era mai capitata sotto i denti.Mi anche piaciuto molto il servizio.Molto affiatato, elegante, ma non ingessato, anzi...I camerieri devono svolgere i loro compiti in un ambiente non convenzionale, per i ristoranti contemporanei.Tutti sembravano avere buona esperienza, anche i pi giovani.La carta dei vini esprime una cantina eccezionale e pluripremiata. Certamente tra le migliori in Italia e, quindi, nel mondo.I ricarichi sono molto alti.Prendendo una bottiglia da 50 , tra le pi economiche, ho speso 236 .Il servizio caff costa 7 per ogni singolo caff, cos come il servizio acqua 7 a bottiglia.Mi ha un po' infastidito e, per questo, non do il massimo dei voti, che, quando ormai stavamo consumando il dolce, con i bicchieri d'acqua ancora quasi pieni, stata aperta un'altra bottiglia, senza che ci venisse chiesto, della quale stato versato l'equivalente di mezzo bicchiere. Il resto della bottiglia rimasta imbevuta.Questo, oltre che in contrasto con il mio portafoglio, va in contrasto anche con i buoni propositi, che ci sono stati enunciati, relativi allo spreco.Ciao."