Bistecca Alla Tartara Bistecca Alla Tartara
La Locanda Del Capitano

La Locanda Del Capitano

Via Roma 5, Montone, Italy, 06014, MONTONE

Pizza • Sushi • Europeo • Messicano


"Dopo anni e anni di frequentazione di ristoranti di ogni tipo: stellati, gourmet, trattorie e quant’altro, mi chiedo: cos’è che, nella percezione di un profano autodidatta ma appassionato come chi scrive, fa di un pranzo o di una cena una occasione perfettamente riuscita? Qual è, come si compone il miracolo della soddisfazione assoluta allorché un consumatore, più o meno consapevole e attrezzato, si rivolge ad un erogatore di qualcosa che non è e non può essere solo cibo e/o servizio, bensì esperienza multisensoriale, scoperta, SORPRESA? Ebbene, superati i 60 anni ed alla luce di un ragguardevole numero di avventure un abbozzo di risposta senza alcuna pretesa di originalità si intravede all’orizzonte ed è opportuno esplicitarlo nei termini più semplici: è l’alchimia tra un mix di elementi, dalla location all’atmosfera, dall’integrazione con l’ambiente al servizio, dalla comprensione di un valore che poggia sul cibo trascendendolo al contempo alla capacità di cogliere la passione, la vocazione, l’orgoglio che colei o colui in cui si impatta durante una serata (sì, capita più facilmente in occasione di una cena, di questo sono convinto) è capace di generare e quindi trasmettere, parlando con i patti e non solo. Alla base di tutto c’è, in definitiva, quella complicità piuttosto rara a dire il vero, per quanto mi riguarda l’evento rimanda ad un numero di ristoranti che, tra l’Italia e l’Europa, si conta sulle dita delle mani che come magicamente si crea, cresce e si conferma tra chi offre e chi riceve: è questo e non altro a fare la differenza, e ripeto può succedere a qualsiasi livello, sebbene POTENZIALMENTE (notare il maiuscolo) dai livelli medio alti in su le possibilità (come, specularmente, le delusioni) crescano. Tutto ciò per dire che l’esperienza consumata presso il ristorante oggetto di questa recensione è risultata, oltre che assai gratificante, piuttosto istruttiva. L’approccio giusto fin dal momento della prenotazione e confermato in loco laddove una misurata cordialità ha sposato una professionalità impeccabile la capacità del titolare e di chi lo ha assistito di metterci a nostro agio, la decisione di lasciare ampio spazio allo chef unitamente all’inappuntabilità di chi ha condotto il servizio in sala, la successione delle portate così come le sorprese che le hanno integrate, ebbene tutto ciò ha sostanziato il sereno ed appagante incedere lungo un percorso privo di ogni sbavatura. Il menù dal quale abbiamo concertato con lo chef le scelte è pubblicato integralmente sul sito la sensazione è che qualsiasi opzione avrebbe prodotto eguale esito le etichette di vini e affini decisamente non convenzionali, di nicchia direi, hanno a loro volta rafforzato la magia della serata. Bravi, bravissimi, c’è poco da aggiungere. Per palati fini e per una utenza educata al codice e ai riti non scritti ma opportunamente interiorizzati del buon vivere. Arrivederci a presto."

Del Cambio

Del Cambio

Piazza Carignano, 2, 10123, Torino, Italy

Vino • Caffè • Pesce • Gelato


"Lampadari in cristallo, panche coperte dal velluto rosso e pareti con decorazioni dorate: difficile entrare nel ristorante senza sentirsi Cavour invitato ad una cena di gala. La scelta ricade sul menu Ri velare, un superbo omaggio alla cucina piemontese integrato per personale preferenza con il Wagyu dell’altro percorso degustativo. Nasce un percorso dove alla qualità, prevedibilmente altissima, si abbina una concretezza sorprendente: Carciofo in saor È la stagione del carciofo, quindi gustarne uno fritto è sempre un buon inizio. Alla preparazione saor tradizionale cipolla e uvetta si aggiunge l’alga che non stravolge ma accompagna: è un avvio soft e piacevole. Carne cruda, come una steak tartare e bianco d'uovo Un piatto ben riuscito ma che mi ha impressionato meno degli altri: la tartare nella sua variante più moderna e intensa, con goccia di tabasco inclusa, era di qualità superba senza rappresentare un’innovazione; quella da “comporre”, quasi un roll di albume avvolto da un sashimi di fassona da intingere nel parmigiano, molto più “esperienziale” ma fin troppo delicata. 
Vitello tonnato Vitello tonnato all’antica maniera con una salsa più densa, senza maionese, ed un taglio più importante e alla nuova. Superbo in entrambi i casi: del primo ho apprezzato la salsa tonnata solo tonno e capperi, davvero favolosa nonostante non ami spasmodicamente i secondi e del secondo la tenerezza della carne ottenuta con l’uso dell’affettatrice. Individualmente mi sarebbero parse proposte fin troppo tradizionali rispetto alla cena; presentate insieme sono divenute una lezione di storia di cucina: difficile trovare una materia migliore a scuola. 
Agnolotti alla piemontese Di nuovo sui banchi di scuola: all’antica e alla nuova maniera i primi, delicatissimi, serviti in un panno umido e accompagnati da un raviolo contenente il ripieno; i secondi più decisi con il loro sugo d’arrosto e la rivisitazione con crumble di pane e parmigiano. Che buoni! E che scarpetta! 
 Wagyu, lingua, salsa rubra e patate arrosto Carne di wagyu per simulare la lingua e, con tutto il rispetto per il quinto quarto, magari il sapore fosse questo! , ketchup stellato idem come prima e un purè con concentrato di carne a simulare la patata arrosto. Sublime: un acuto assoluto, da aggiungere al menu senza se e senza ma. Filetto di vitello alla Rossini Superbo. La tenerezza del filetto, la delicatezza del foie gras in tutta la vita l’avrò mangiato in una ventina di occasioni o poco più, quindi non pretendo di essere esperto, ma per cremosità e delicatezza era fuori dal comune e la bontà del tartufo: un altro piatto perfetto. Volendo fare una battuta, gli spinaci in accompagnamento erano ottimi… ma chi li potrà mai degnare di uno sguardo, se accompagnano tanta perfezione? 
Bonet Del Cambio Un bonet scomposto il primo della mia vita, quindi i termini di paragone sono pochi, ma è sicuramente una bella chiusura: cioccolato, amaretto, caffè. Tanto gusto senza gli eccessi che troppo spesso trasformano i dessert stellati da piccole coccole a esperimenti fini a se stessi. Più che una cena, un PhD in cucina piemontese: 5 stelle meritate (nonostante la tartare mi abbia convinto a metà . Prezzo del menu, aggiunte escluse: 175€."

Emanuele Donalisio Il Giardino Del Gusto

Emanuele Donalisio Il Giardino Del Gusto

Piazza 10 Settembre 6C, 18039, VENTIMIGLIA, Italy

Kebab • Pasta • Pesce • Europeo


"Abbiamo visitato Il Giardino del Gusto nel novembre del 2019 durante una vacanza con la nostra famiglia da Toronto, Canada. Da dove cominciare?! Il menu sembrava invitante, ma è tutto qui - i nostri primi piatti sono arrivati piuttosto freddi e erano COSÌ PICCOLI (ho ordinato i gamberetti e mi sono stati dati due miseri pezzetti di gamberi... davvero? Quando ho chiesto al nostro cameriere, Marco, perché le porzioni fossero così piccole, ha risposto in modo scavallo "Benvenuti in Italia!". Eh, va bene. Quando sono arrivati i nostri piatti principali, eravamo pronti per il conto. Le grandi dimensioni controllate delle portate hanno continuato a imitare quelle di un menu di degustazione di un ristorante di alta cucina a 5 stelle Michelin, tuttavia, il sapore era del tutto carente. La maggior parte dei membri della nostra famiglia nemmeno ricorda cosa hanno mangiato qui, era così poco memorabile. Mio marito, che ha ordinato il pesce fresco del giorno, ha detto che il pesce sembrava di allevamento e non era stato pescato fresco. Nessuna scusa!! Ventimiglia è proprio sull'acqua. Daiiiii! Il colpo di scena è stato il dramma tra il personale che abbiamo assistito. Le voci si alzavano tra il direttore del ristorante, Maria, e il nostro cameriere, Marco, che sembravano coinvolti in una sorta di lite tra amanti! Non sto scherzando, i nostri familiari canadesi che parlano italiano sono rimasti scioccati da ciò che è stato detto tra loro. Anche se non tutti parlavamo italiano, abbiamo capito la sostanza del loro dramma. Complessivamente, questo ristorante ha un'atmosfera molto poco professionale e il cibo è troppo caro e non fresco. La sommelier, Anna, è stata molto disponibile nel fare in modo che avessimo i nostri stomaci pieni di buoni vini francesi e italiani. Saltate il dramma del personale, il cibo scadente e le porzioni piccole - in breve, cercate un altro posto dove mangiare a Ventimiglia!"