Paprica
Le Chat Qui Rit

Le Chat Qui Rit

Sestiere San Marco 1131, 30124, VENEZIA, Italy

Pasta • Carne • Gelato • Noodles


"appena seduto al tavolo abbiamo fatto l'errore imperdonabile di chiedere uno spritz, ignorando (colpalmente) che questo è forse l'unico locale di veneziano che non, non propone e probabilmente aborrire il celeberrimo aperitivo inventato dall'occupante austriaco. sarà anche per il snobismo o per l'idiosincrasia verso la banalità della modaiola ma la scelta deve essere rispettata. Tuttavia, è necessario essere coerenti perché se l'ovvio è respinto allora, per l'accoppiamento del vino della degotazione del menu, è necessario proporre scelte di vino all'altezza dell'offerta culinaria. Quindi non era perché 4 bicchieri su 5 tra quelli proposti (soprattutto quelli rossi) ci sono parsi di poca struttura e poco interesse. Eppure la cantina è ben fornita e la carta del vino è di tutto rispetto. si può quindi fare molto meglio per accompagnare i piatti di una cucina che ha dimostrato di essere più grande di quello di molti altri ristoranti (sul biglietto) più titolati. molto discutibile la scelta di non associare alcun bicchiere con un dessert interamente avulso dal contesto e dalla tradizione lagunare. cesto di pane di buona qualità e continuamente rinfrescato personale molto cortese e ambiente piacevolmente informale. Vorremmo tornare indietro, ma la prossima volta vorremmo farlo. *menu ha provato:1) tagliatelle di seppia con maionese del suo gel nero, ibiscus e erbe Laguna.2) riccio affumicato con canoe crude, brodo dashi, edamame e Ponzu.3) spaghetti in salsa di sarde con volpina affumicata e canditi al limone.4) pioggia è avvolto con paprika affumicata, royale di foie gras, card 5) Iberico pluma con radicchio tardo di treviso marinato, salsa teriaky, funghi asiatici.6) in attesa di dessert: gelato al pane con pappa gelatina.7) sapori e aromi di una passeggiata nei boschi della langa."

Mater Bistrot

Mater Bistrot

Via Pasquale Sottocorno 1, 20129, Milan, Italy

Pizza • Caffè • Europeo • Internazionale


"Avevo letto poche recensioni fantastiche su Mater Bistrot e non vedevo l'ora di questa visita. Si tratta di un ristorno intimo vicino a Porta Venezia con 5 6 tavoli all'interno e alcune sedute esterne. Avevano un menu degustazione di 4 5 6 portate, ma volevamo provare piatti diferenti in modo da abbiamo optato per una la carte. Abbiamo iniziato con la carne di pesce, molto saporito e un ottimo modo per iniziare. Poi il baccalà pil brioche con asparagous: pilpil molto bello, liscio e imballaggio un sacco di sapore. Le polpette d'anatra (un po' come i bonbon con paprika mayo erano deliziosi piccoli bocconcini, solo un po' sul lato asciutto. Una delle stelle della notte, Shimesaba sgombro con bacche e una deliziosa salsa cremosa di anacardi. Il pomodoro arrosto / besciamella e granita di basilico, una sorta di presa su insalata tricolore, era ok, l'unico problema era il tipo di piscina acquosa lasciata dalla granita al momento della fusione, ma i pomodori erano molto saporiti. Un altro favorito era la Panazella con melone, cetriolo e cipolle alla griglia, rinfrescanti e perfettamente bilanciate note dolci e salate/acidi. Poi arrivò il ventre di tonno con Nduja e piselli; inizialmente sentimmo che la nduja era leggermente sopraffatta, ma se metteste insieme i tre elementi... la magia accadde. Il finale perfetto è venuto da un pancake morbido e umido con crema di mousse yogurt e fichi arrostiti: morsi dolci e salati dal cielo. I vini interessanti e il servizio cordiale e profesionale hanno reso tutta la notte un'esperienza da non dimenticare... tornerei sicuramente...Se vivessi a Milano:"

Il Pagliaccio

Il Pagliaccio

Via Dei Banchi Vecchi 129a, 00186, Roma, Italy

Vino • Pasta • Caffè • Fusion


"Il Pagliaccio ha sancito la fine di una bellissima settimana all’insegna degli stellati, e avrebbe dovuto costituire un pranzo in quattro portate.L’assenza della carta mi ha spinto a osare di più, optando per gli grandi classici dello chef contenuti nel menu Orme, e sono felicissimo della scelta.Nota: Essere così “ciechi”, a fronte di una spesa importante, non fa comunque piacere: se non avessi amato così tanto ogni piatto, porterei qualche rimpianto nel cuore per l’esborso…Queste le pietanze che, in un locale di stupenda eleganza minimal il contrasto tra mobilio in legno ed elementi artistici astratti è perfetto hanno accompagnato l’ultimo pranzo della vacanza romana *Amuse bouche Davvero tanti e variegati. Li ho amati egualmente, quindi cito gli unici due che mi sono rimasti in mente solo perché la memoria non consente di menzionarli tutti Flan con acqua di cannolicchi, crema di limone arrosto, ceci neri, semi di roveja e vongole alla scapece- Tartelletta alla paprika con crema di riso, manzo e mangoChe fico!: Non amando le zucchine, ricorderò il piatto sopratutto per lo splendido accostamento con i fichi.Petto e coscia di piccione, battuti e marinati con salsa acciugata e ricoperti da polpo e gelatina di polpo; accompagnati da fegatini ai mirtilli e polpo: il piccione risulta al contempo saporito e delicatissimo; non è la solita (deliziosa) selvaggina ma un piatto elaborato e complesso. L’ho amato da Iyo, da Seta, da Giulio Terrinoni… però questo è semplicemente ad un livello diverso. Il polpo è soffuso, smorza ma non copre mai il sapore: un accostamento che mai avrei immaginato. Maestoso!Colori Fettuccine in due sapori, preparate con la farina di topinambur e quella di castagne, con spugnole e polvere di funghi porcini: che consistenza favolosa… Mai mangiate fettuccine simili: impeccabile la cottura, delizioso il gusto insolito e perfetta l’armonia con i funghi ingredienti omogenei ma distinti al morso.Il profilo dei ricordi Tortelli ripassati in padella ripieni di guanciale affumicato, crema di caciocavallo di Ciminà, pomodoro del Piennolo, bitter di origano: tutti ingredienti ottimi, quindi la bontà è prevedibile, ma la killer feature di questo piatto perfetto è la salsa: la sua scarpetta potrebbe costituire i miei tre pasti giornalieri per qualche mese senza stancarmi.Carre di agnello accompagnato da una sfoglia salata e da una pita con agnello e il suo cervello: avete presente tutti gli stereotipi sull’agnello amaro, poco tenero, grasso? Ecco, sono solo stereotipi: sfido qualsiasi onnivoro a non amare questo piatto. Mi hanno detto che il merito è il tempo passato in salamoia, che smorza qualsiasi attributo troppo marcato, e lo rende così delicato. Mi fido: posso dire solo che un simile agnello non l’ho mai mangiato nemmeno quello superbo del Convivio Troiani regge il confronto!Per inciso: il cervello nella pita non si sente distintamente al morso, quindi nessuna paura: è solo “il kebab di agnello più buono del pianeta” :)Bavarese al latte caprino, albicocche e vermouth: un contrasto curioso tra il dolce della frutta e la sapidità del caprino, con la nota acidula e quella zuccherina che confliggono benissimo.Omaggio a Pollock: è un ottimo dolce al cocco… che però personalmente non amo. Eppure non avrei voluto una chiusura diversa: portato su un quadro, come se fosse un’opera astratta è il dessert più cool che abbia mai visto. Complimenti alla pastry chef: idea stupenda *Non è parte della degustazione, ma non si può evitare di menzionare il pane accompagnato dall’olio prodotto appositamente per il locale: è una droga, come anche i grissini peraltro i più croccanti che abbia mai mangiato: quasi mi vergognavo del suono prodotto ad ogni morso!Con un calice di Tokaji Late Harvest molto fruttato ma sapido in chiusura: davvero interessante l’acqua e il caffè, il conto è di di cui per il menu Orme.Non posso che consigliarlo: è sempre difficile comparare l’eccellenza, ma se dovessi tornare in uno solo tra i bisellati provati fino ad oggi, probabilmente la scelta ricadrebbe su di lui. Semplicemente immenso!P.S. Grazie per l’olio e per il pane di cui mi è stato fatto omaggio."