Piccola Pasticceria
Andree

Andree

Via San Martino Della Battaglia, 16, 19121, LA SPEZIA, Italy

Vino • Pescare • Italiano • Minestra


"Mio marito e io abbiamo preso il treno da Rapallo a La Spezia perché avevamo sentito parlare di andree. Siamo molto contenti di averlo fatto. Abbiamo scelto il pranzo a tre portate e ci è piaciuto che ci fossero così tante opzioni per ogni portata. Una volta provato il cibo e gli abbinamenti perfetti di vini, possiamo dire che il rapporto qualità/prezzo era eccezionale. Mio marito ha visto manzo e ostriche sul menu, ma dato che non mangiamo carne, lo chef Andrea ha gentilmente preparato un antipasto fuori menu per lui di tre ostriche crude. I nostri antipasti ordinati erano cozze dolci succulente in una vellutata crema di cavolfiore e un delizioso cuore di carciofo con mandorle e formaggio Castelmagno. Per il nostro primo piatto abbiamo scelto la pasta calamarta con piselli neri e rosmarino e il tagliolini alle vongole entrambi deliziosi. Per i nostri secondi piatti mio marito ha ordinato il triglia con broccoli, acciughe, pistacchi e una leggera salsa all'arancia, mentre ho scelto la pesca del giorno, che era ricciola avvolta in bietola. Abbiamo scambiato i piatti a metà, ed eravamo molto indecisi su quale fosse meglio, perché entrambi erano fantastici. Ogni portata è stata abbinata splendidamente con vini deliziosi da vigneti a produzione limitata. Purtroppo ci siamo attardati troppo su ogni portata e ci siamo resi conto dopo aver ordinato il dessert che avevamo solo 30 minuti per prendere il treno per tornare a Rapallo. Hanno insistito che mangiassimo il dessert mentre ci chiamavano un taxi, e mentre lo abbiamo divorato (invece di gustarlo come avremmo voluto), abbiamo visto solo dopo il nostro ritorno che non ci hanno mai fatto pagare per il dessert. Lo chef Andrea è uno chef estremamente talentuoso e un uomo caloroso e generoso che vuole sinceramente che i suoi commensali si godano il suo cibo. Che piacere è stato fare brevemente la sua conoscenza e avere l'opportunità di vivere questa pranzo squisito."

Dolce Stil Novo Alla Reggia

Dolce Stil Novo Alla Reggia

Piazza Della Repubblica, 4, 10078, VENARIA REALE, Italy

Europeo • Messicano • Fast Food • Frutti Di Mare


"È stata la mia seconda visita a Dolce Style Novo. La mia prima è stata 3 anni fa e questa volta è stata durante una stagione più fredda, quindi il menu e l'esperienza erano completamente diversi. Stasera abbiamo cenato all'aperto sulla terrazza mentre l'ultima volta eravamo all'interno. Fuori era così bello con vista sul giardino e sul bellissimo palazzo in pietra. Il servizio era davvero impeccabile. Non mangio pesce (una preferenza, nessuna allergia), e la cameriera si è assicurata di portarmi una seconda opzione di burro poiché quello standard aveva le acciughe. L'ho trovato particolarmente premuroso, perché il pane non è il focus principale di un pasto per me almeno, e avevano già l'olio come altra opzione. Davvero sembrava che nessun dettaglio fosse troppo piccolo. Ogni piatto portato in tavola era perfetto. Abbiamo preso il menu di 5 portate, con degustazione di vini, ho trovato il vino unico e ben abbinato con ogni piatto. Non c'era previsione di pioggia, ma proprio prima del dessert ci sono state gocce di pioggia. Speravamo fosse solo una leggera pioggerellina, ma è stata davvero un temporale. Il personale era davvero preparato per il peggio. Si sono precipitati su un tavolo e sembravano molto coordinati. Anche l'ambiente interno è bellissimo, con un bellissimo pavimento in marmo. Abbiamo finito i nostri pasti all'interno e abbiamo ricevuto uno schermo per il nostro ritorno alla macchina. Un altro bel dettaglio di servizio. Raccomando questo ristorante. Il rapporto qualità-prezzo è davvero ottimo ed è stata una serata magica."

Suscettibile Sa

Suscettibile Sa

Via Dei Principati 45, 84122 Italia, SALERNO, Italy

Pasta • Dessert • Cocktail • Contemporaneo


"Ho pranzato oggi in questo ristorante, senza aver prenotato. Il locale ha indirizzo in via dei Principati a Salerno, in pieno centro, parcheggio un po ' problematico, una volta varcato il cancello d 'ingresso 1922) della palazzina liberty tra due palazzi, si percorre all 'aperto un breve tratto di viale interno molto green fino ai waiters al piano terra. Qui abbiamo trovato tavoli interni ed esterni sotto un tendone motorizzato elettrico e circondato da vetrate mobili in un ambiente verde ma tra palazzi). L 'accoglienza è stata cortese all 'ingresso con disponibilità a cambiarci il tavolo faceva caldo e ci hanno favorito verso un tavolo più ventilato). Abbiamo scelto il menù con percorso a 95 euro con vini abbinati dal nome improvvisazione ragionata). Anticipo subito che al conto finale esattamente 190 euro in due) non hanno aggiunto acqua o refill di calici di vino più volte effettuati. Abuse mouche simpatica con spaghetti fritti, mousse e Alice ottima), poi gamberi in glassa, zuppa con crostacei, fave e pecorino, tubetti con fasolare, fiori di zucca ripieni, ricciola con marmellata di pomodoro, friggitello imbottito e polvere di peperone crusco, come dessert pesche al forno e cubetti di cioccolato, a finire dolcini di coccole. Tra i vini in accompagnamento spiccavano Valdobbiadene 120, un Franciacorta 50 lune, un ottimo Gewurtztraminer , un passito Muffato. I piatti erano elaborati, con ricerca e anche qualche azzardo non sempre riuscito, i sapori molto delicati. Il servizio ottimo e puntuale, forse un po ' troppo rigido, pulizia del tavolo con pennello, vassoio delle portate ogni volta al tavolo, gancio portaborse per le signore. Il menu forse un po ' cheap con foglio su telaietto di legno. Hotellerie buona, assenza di tovaglia. Carte accettate tutte. Nell 'insieme un buon ristorante ma sui piatti, tutti ben presentati, non ho avuto effetto wow . Se dovessi scegliere il migliore piatto direi l 'alice con ripieno di stracciatella di bufala al limone."

Duo

Duo

Via Garibaldi,11 Nei Pressi Della Villa Comunale, 73040, Italia, 73100, Lecce, Italy

Pasta • Europeo • Fast Food • Vegetariano


"io le mie molte recensioni le scrivo per me. lo faccio per ricordare i posti che frequento, e ringrazio questo sito che me le tiene in ordine. non scrivo per aiutare nessuno, non leggo le recensioni di nessuno, non credo allo strumento delle recensioni di chiunque per valutare la qualità di niente e di nessuno. non riconosco autorevolezza a ciò che scrivo io, difficilmente la riconosco a sconosciuti. detto ciò, scriverò questa recensione perchè la legga un responsabile del locale. cominciamo. sono venuto qui spinto dalla guida michelin, michelino compulsus questo è Fedro.. sento dire e leggo che questo è ristorante con ambizioni di stella, e qui mi fermo. io non mi ritengo all'altezza di giudicare una cucina stellata, ed estendo questa mia politica anche a questo locale che la stella non ha. però ho da dire molte cose. in primis, la rigidità nelle ordinazioni. appena entrati, i miei amici ed io siamo stati lungamente edotti sulle complesse ed articolate regole per proseguire nel percorso degustativo. dopo questo primo pippone, durante il quale la ragazza ha ripetuto per molte volte la parola corso per indicare l'inglese course, la portata, ho confessato ai commensali di non aver capito molto. sensazione condivisa tra tutti i presenti. me ne rallegro, non sono io ad avere l'alzheimer...arriva una seconda giovane donna che ci riprova. sono gia abbastanza indisposto. lascio ad altri l'onere dell'ordinazione e mi affido ad un menu guidato di quattro portate. è molto fastidioso il supplemento risotto e il fatto di dover prendere tutti le stesse cose. e soprattutto per la sensazione di dover fare sforzi per capire e per prendere ciò che si vorrebbe. suggerisco a chi di dovere, affinchè venga meglio compresa la mia osservazione, il film capolavoro di Stanley Tucci Big Night del comunque, io sono qui perchà vivo all'estero, torno nella mia città natale per rivedere vecchi amici, persone con cui c'è stata una grande familiarità che la vita tende a sfilacciare. il retaggio della nostra plurimillenaria cultura ci porta a trovare nei ristoranti il luogo ideale per rincontrarci e per raccontarci vicendevolmente le nostre vite per come si sono svolte dall'incontro precedente. non siamo qui per sentirci lezioni noiose e non richieste da parte di giovani donne che non conosciamo e che non rivedremo mai più. e soprattutto, io non sono abituato ad essere interrotto, specie se sto pagando. a questo proposito, consiglio la lettura di un romanzo del premio nobel Kazuo Ishiguro, scrittore giapponese in lingua inglese, pubblicato nel da cui è tratto un bel film con lo stesso titolo che si può fruire con meno impegno rispetto al libro. il titolo è Quel che resta del giorno qui potrete capire come il personale di sala dovrebbe rapportarsi con gli ospiti. perchè, se cè un tavolo di amici presi da amene conversazioni ed arriva qualcuno che pretende l'attenzione di tutti per svariati minuti sui pregiatissimi vini, sulle cultivar che compongono l'olio blended, sulla proprietà dei polifenoli, sulla beneficità della vitamina E, sulle pregiatissime farine della pagnotta etc. , ebbene, alla quinta interruzione io reagisco. non l'ho fatto perchè ero ospite. ma se avessi pagato io, signore care, io avrei cominciato a mortificarvi. vi avrei chiesto cosa sapete del fenolo, della sua inattesa acidità, di come questa sia spiegata dalla stabilizzazione per risonanza della sua base coniugata...sulla vitamina E vi avrei chiesto quale fosse la forma biologicamente attiva, su quali e quanti fossero i carboni chirali, che configurazioni avessero e quanti enantiomeri e diastereoisomeri presentassero. e alla fine avrei citato il trono di spad:. Tu non sai niente, john snow... del vino non voglio dir niente: non bevo, non me ne importa nulla, mi annoiano i discorsi di minuti sulle caratteristiche del vino. e non sono l'unico. per questo, suggerisco la visione del personaggio del sommelier di antonio albanese. cerco di chiudere, che mi sono stancato: sessanta euro per quattro calici di vino alla cieca è una follia. il conto di cento euro ed oltre per un pasto di cui sostanzialmente non ho potuto scegliere tutto è irritante. l'olio blended è una presa in giro. gli oli pregiati sono monocultivar, le miscele le fa il signor monini. se proprio volete fare bella gigura con chi ha prodotto olio per generazioni, presentate un olio e non quella miscela giallastra che fate passare come olio del santio sepolcro. io il mio primo olio l'ho assaggaito già a metà ottobre, in maremma, e voi non avete idea di cosa fosse...altro che polifenoli...infine, il dessert salato mi ha fatto proprio schifo. ho aspettato due settimane per scrivere questa recensione, e non ricordo nula di quello che ho mangiato. non è un buon segno. auguri per la vostra stella, ho dato tre stelle che va inteso come un' astensione dal giudizio."